Conservazione del cordone ombelicale

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Il discorso sulle cellule staminali è sempre più al centro dell’attenzione da parte della sanità pubblica e della popolazione, in particolare per le future mamme alle quali spetterà la scelta di raccogliere o meno le staminali dal cordone e se donarle e o conservarle presso delle biobanche.

In questo articolo abbiamo deciso di approfondire l’argomento della conservazione private del cordone ombelicale e di spiegarvi per bene cosa significa e come si procede. Prima di tutto  chiariamo che ad essere conservato non sarà il cordone in sè ma il sangue prelevato tramite puntura del cordone, la puntura verrà eseguita dopo il taglio di quest ultimo. Detto questo va considerato che il sangue cordonale e donazione discorso della conservazione ha giocoforza coinvolto la presenza dello Stato, difatti in ogni stato c’è una specifica legislazione che si occupa della raccolta delle staminali. In Italia la legislazione a seguito del decreto del 18 novembre 2009 ha disposto che la conservazione del cordone è consentita solo al fine di donazione solidale eterologa, detto in altre parole in Italia non è consentito conservare il cordone ombelicale per sè. Questo però non vuol dire che chi vuole garantire al proprio figlio la possibilità di un autotrapianto non può farlo, semplicemente bisognerà affidarsi ad una biobanca con sede all’estero. Per poter “esportare” il cordone all’estero sarà necessaria un’autorizzazione che verrà rilasciata dal Ministero della Salute, per ottenerla bisognerà seguire i seguenti passaggi: Dopo aver inoltrato la richiesta di autorizzazione all’esportazione del campione di sangue da cordone ombelicale, durante l’ultimo trimestre di gravidanza la direzione sanitaria porrà un questionario sui pro ed i contro circa la raccolta staminale per assicurarsi che i genitori conoscano l’argomento e siano effettivamente intenzionati a conservare il campione presso una struttura privata, fatto ciò alla trentaseiesima settimana verranno eseguite le analisi del sangue ed infine ci sarà una verifica circa la conformità del kit di raccolta e trasporto del campione presso la banca privata. Il sangue del cordone potrà essere conservato oltre 20 anni senza perdere vitalità e proprietà proliferative, esso sarà di proprietà dei genitori fino alla maggiore età del figlio/a, il prezzo della conservazione varierà a seconda della biobanca scelta.

Ma a cosa serve conservare il cordone ombelicale? Il vantaggio di questa scelta sta nel garantire al proprio figlio un campione compatibile al 100% da utilizzare in caso di future emergenze, inoltre esso avrà un’alta percentuale di compatibilità anche con familiari (circa il 50% con i genitori e fino al 25% tra fratelli). Tornando alla legislazione italiana, l’unica eccezione a questa norma riguarda i casi in cui un neonato o un consanguineo presentino una patologia al momento della raccolta in atto o genetica per cui risulti clinicamente fondato l’utilizzo delle staminali raccolte. in questa circostanza si parlerà di “conservazione dedicata” e questa sarà completamente sovvenzionata dal Servizio Sanitario Nazionale.

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