Cellule staminali e SLA, primi risultati incoraggianti

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L’utilizzo delle cellule staminali potrebbe rivelarsi, in questo 2015, il punto di svolta per una possibile cura per la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). La terribile malattia neurodegenerativa colpisce circa 2 persone in età adulta ogni 100.000, e non dispone attualmente di una vera e propria soluzione, se non alcuni trattamenti che permettono di rallentare – e non eliminare – gli effetti a lungo termine. La ricerca attorno alle possibili cure per le malattie degenerative dell’apparato neuronale ha subito un consistente incremento, specie aver appreso che le cellule staminali possono avere un utilizzo definitivo nella lotta a queste patologie.

La scoperta dell’Università di Milano

Dopo anni di studi, il gruppo di ricercatori della Fondazione Ca’ Granda dell’Università degli Studi di Milano ha dimostrato come la terapia a base di cellule staminali derivanti da cellule staminali pluripotenti sia efficace nella cura della malattia. Le cellule staminali derivate, che vanno a sostituire tramite trapianto quelle malate, si integrerebbero al meglio con quelle già presenti nel midollo spinale, non solo bloccando gli effetti della malattia, ma andando a garantire anche dei significativi miglioramenti nella salute del paziente.

I dati ricavati dagli studi, di forte impatto e rivelatori per futuri sviluppi, sono stati recentemente pubblicati dall’equipe della fondazione nella rivista scientifica di settore Human Molecolar Genetics. La dott.ssa Nizzardo, capo dell’equipe che è giunta a questi incoraggianti risultati, conferma come le recenti scoperte del professor Yamanaka – secondo cui da cellule staminali adulte si possono ricavare cellule staminali pluripotenti indotte – siano risultate fondamentali e rivelatrici per il buon esito della ricerca.

Possibili terapie per altre patologie neuro-degenerative

La stessa Nizzardo conferma come i risultati ottenuti siano davvero incoraggianti e necessitino tuttavia del parere degli esperti del settore per confermarne o meno l’efficacia. Le stesse cellule staminali pluripotenti indotte ricavate da staminali adulte potrebbero risultare efficaci anche per la cura di altre malattie degenerative del sistema nervoso, come la sclerosi multipla e l’Alzheimer.

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